Domani inizia dicembre e come e più di ogni altro nuovo mese porta con sé tante novità, prima fra tutte il Calendario dell’Avvento. Sì perché da domani saranno ufficialmente 24 i giorni che ci separano dal Natale e il countdown si arricchirà di appuntamenti, serate per scambiarsi gli auguri, shopping alla ricerca dei regali, acquisti per le cene tra amici e tanto altro. Il rischio si sa è quello di perdere di vista un po’ il cuore del Natale, quello che ci fa emozionare, che ci sorprende, che ci fa tornare bambini e che ci riporta con la mente ai primi anni ad aspettara Babbo Natale e dove la magia era nell’aria.

Per ritrovare un po’ di quella magia, fermarci a pensare e soprattutto tornare a sognare ho pensato per voi ad un Calendario dell’Avvento davvero speciale qui sul mio sito.

Ogni giorno infatti apriremo insieme una casella del calendario che ci svelerà un personaggio del mondo dello spettacolo, della tv, della cultura, dei social e così via che si racconterà, condividendo i suoi ricordi degli anni passati, i suoi preparativi per il Natale di oggi e le sue emozioni che magari difficilmente conosceremmo. Un momento di condivisione in cui fermarsi e vivere appieno il Natale, il momento più intimo, più familiare di tutti noi.

Si incomincia domani, primo dicembre, con un uomo speciale che si racconterà, parlando di sé, dei suoi preparativi, di come festeggerà quest’anno e, come canta Enrico Ruggeri, del suo Natale dei Ricordi.

Ovviamente raccontatemi anche il vostro Natale dei ricordi ( #ilnataledeiricordi ). Viviamo insieme la magia del Natale e riscopriamo la sua essenza più bella.

 

Per chi non la conoscesse ecco qui la splendida canzone di Enrico Ruggeri:

Abbiamo avuto tempi in cui
quei rami di agrifoglio
vestivano quaderni e pensierini
mentre l’albero giù  spoglio di cartone e cellophane
si colorava a festa
per attendere la visita del prete,
poi le luci intermittenti
come i nostri più segreti sentimenti,
ed eravamo tanti,
amici coi parenti,
vicini e conoscenti
che non ci sono più…..

Abbiamo avuto tempi
con il vischio sulla porta,
tovaglie rosse e luci di candela,
c’era sempre una signora
che non si sposava mai,
torrone nella cesta,
telefonate giunte da lontano
con gli auguri da Piacenza,
ed il panettone stava sopra la credenza,
in quella grande stanza,
tra quella confidenza,
e c’era una presenza
che non ritrovo più…

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